Impianto Rivelazione GAS
SISTEMI ANTINCENDIO DI RIVELAZIONE GAS
I sistemi di Rivelazione GAS tossici e GAS esplosivi sono una tipologia di impianto che fa parte della famiglia dei sistemi di rilevazione incendio. Hanno il compito di segnalare la presenza di miscele gassose pericolose per le persone (come ad esempio il gas metano).
Il nostro core business è la realizzazione di questo tipo di impianti di rivelazione. Supportiamo i clienti in tutte le fasi del processo di realizzazione degli impianti di rilevazione antincendio:
Consulenza normativa, supporto conformità impianto per rinnovi di CPI (Certificato Prevenzione Incendi);
Progettazione antincendio, installazione e collaudo impianto
Assistenza e manutenzione semestrale programmata e compilazione registro antincendio
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Cosa è un impianto di rivelazione GAS?
I sistemi di rivelazione GAS vengono utilizzati in presenza di materie prime e sostanze chimiche altamente dannose per la salute (anidride carbonica e monossido di carbonio). Come per i sistemi di rilevazione fumo, anche per gli impianti di rivelazione Gas, il sistema si compone di sensori antincendio specifici per le sostanze nocive presenti negli ambienti controllati.
Per scongiurare eventi dannosi, un sistema antincendio di rivelazione GAS deve rilevare e trasmettere tempestivamente la presenza di gas prima che si formino concentrazioni critiche. Rilevato il pericolo, l’impianto deve, tramite dispositivi ottici e acustici, allertare il personale, e tramite impianti di ventilazione, eliminare il pericolo o bloccare l’immissione di nuovi gas, grazie all’attivazione di elettrovalvole.
In ambito industriale esistono molteplici situazioni ad alto rischio, ma anche nella vita di tutti i giorni esistono alcune situazioni potenzialmente dannose; esempio nei parcheggi sotterranei o nelle autorimesse. In questi ambienti è possibile trovare molti gas tossici che derivano dagli scarichi delle automobili.
I sensori gas possono avere due tecnologie:
- ionizzazione, maggiormente efficaci nel rilevare piccole particelle generate da incendi ridotti (surriscaldamento di cavi o carta bruciata);
- fotoelettrici, che individuano grandi particelle prodotte da incendi estesi.
Gli ambienti a rischio di esplosione seguono uno specifico protocollo; denominato Ambiente ATEX. In questi casi oltre alla selezione delle componenti, che devono avere alcune peculiarità (grado di protezione EEX-D), l’attenzione ricadere sulla progettazione antincendio, nel rispetto della normativa ATEX.